A caccia di fantasmi nel castello di Monopoli È febbre da paranormale

di Eustachio Cazzorla

MONOPOLI – Cercavano fantasmi nel Castello, ma il «professore del mistero» alla fine ha recuperato due gemelli. E così il prof Cosimo Lamanna, proprio lui, come in un famoso film degli anni Ottanta, ha scomodato il gruppo di ghostbusters di Bari e qualche sera fa ha effettuato delle indagini paranormali con risultati ancora in attesa di risposta. Si cercava la presenza di un’anima inquieta, quella della «Femmina mazz’i tammorr» di cui tanto si parla nel centro storico. Una dama del Seicento che, secondo alcune storie, rimase per lunghe notti sul ciglio più alto del Castello, ad annunciare il porto ai naviganti, con un tamburo, nella speranza di richiamare fra questi anche l’uomo da lei amato, partito in mare e mai più ritornato.

«Abbiamo cercato anche la presenza di altri personaggi – spiega Donato Raspatelli fondatore del gruppo Psi, Paranormal society investigation, di Bari che con altri 3 colleghi ha effettuato le ricerche -. Sono uomini realmente esistiti e legati alle vicende del Castello come Lamanna ci ha detto. Abbiamo chiamato i cognomi di Capodiferro, dei fratelli Sardella della rivoluzione del 1648, qui in città, l’anno dopo quella di Masaniello a Napoli. Furono dichiarati responsabili di un omicidio e qui torturati e squartati. Abbiamo anche chiamato il nome di un certo Dragone come riportato in una lapide che sta nei sotterranei del Castello».

«Ho dato io quei suggerimenti ai professionisti dell’occulto – dice Cosimo Lamanna, docente di storia e filosofia fra Conversano e Monopoli, una grande passione per antiche storie di fantasmi – e inoltre ho chiesto loro di chiamare anche il cognome di un certo Bellantuono che è inciso su uno dei muri del Castello, con tanto di data del 2 maggio 1799 che si riallaccia agli eventi della rivoluzione della Repubblica giacobina napoletana, forse un condannato a morte».

Riguardo ai risultati, Raspatelli cauto spiega: «Abbiamo avuto leggerissime anomalie ancora da confermare, una videocamera sembra essersi mossa da sola e alcune sensazioni di disagio, come quando ti senti osservato. Abbiamo trovato nella fossa dei dannati degli sbocchi che danno direttamente a mare e ci siam dati una spiegazione a quel rumore che si dice essere quello di un tamburo, può essere il rumore del mare agitato che batte direttamente sulle mura esterne del Castello».

E nel frattempo gli esperti del mistero stanno vagliando tutto il materiale raccolto dalle 17 alle 21 di lunedì scorso con telecamere a infrarossi, fullspectrum (telecamere che coprono dall’infrarosso all’ultravioletto), rilevatori di movimento, di campi elettromagnetici, termometri digitali, audioregistratori e altre sofisticate apparecchiature. Lamanna attende fiducioso l’esito. Nel frattempo la vera grande sorpresa che va oltre il normale, gliel’ha data la moglie Marcella che, in dolce attesa, appena rientrato dalle ricerche paranormali nel Castello, ha chiesto al marito un viaggio d’urgenza in ospedale. Poi la donna ha dato alla luce nel giorno del suo compleanno due splendidi gemelli, Samuele ed Esmeralda. Belli, pimpanti e urlanti, altro che ululati di fantasmi d’altri tempi. Adesso i Lamanna devono fare necessariamente i conti per un bel po’ di tempo con fenomeni eccezionali. Due bimbi bellissimi che si aggiungono alle due sorelline dai capelli dorati.

fonte: http://www.lagazzettadelmezzogiorno.it/homepage/a-caccia-di-fantasmi-nel-castello-di-monopoli-febbre-da-paranormale-no701914

7 thoughts on “A caccia di fantasmi nel castello di Monopoli È febbre da paranormale

    • Grazie, sono amico “virtuale” di Mario Contino che è un ricercatore di quella zona, quindi ringraziamo lui e il GHT Puglia per la loro ricerca!

  1. Io ho vissuto in un palazzo a Palermo che poi ho scoperto esser stato un ospedale psichiatrico. Mi sono successe parecchie cose strane in quella casa.

    • Grazie per il tuo commento… interessante. Se ti và di aggiungere particolari alla tua storia mi farebbe piacere, Magari se ti và puoi condividere la storia nel mio gruppo ononimo. Sei già iscritta?

      • Bè i particolari sono tanti ma un evento mi ha fatto dubitare della natura di quella casa. Ero rimasta da sola a casa nel weekend, i ragazzi erano tutte andati via. Mi trovato nella stanza di una ragazza per guardare la tv. Ad un certo punto mi appisolo e in un attimo vedo una donna entrare dalla porta d’ingresso con un coltello in mano e dirigersi verso la mia stanza. Salto dal letto credendo di aver solo sognato o di aver visto una scena in tv. Ma quando il lunedí tornano le ragazze gli racconto quello che mi è successo. Allora le vedo turbate e finalmente mi raccontano che in quella viveva la sorella di uno di loro e l’anno prima che arrivassi io era impazzita. L’avevano trovata un giorno in hiro per casa con un coltello mentre tagliava vestiti e libri e foto. E l’avevano portata via col Tso. E fin lí niente di chè. Ma poi qualche giorno dopo torna uno dei miei coinquilini, colui che stava in quella casa da più tempo ( esperto di cose strane), e viene a sapere dalle altre quello che mi è successo. Così mi informa che quel palazzo prima era un ospedale psichiatrico e che son sempre avvenute cose strane. Poi m’informa di una presenza particolare che ha vidto dal primo giorno sostare davanti la mia stanza. Mi dice che non mi aveva detto nulla per non spaventarmi e dice che è un essere che verrà sempre con me. Poi tempo dopo abbiam anche fatto una seduta con la ouija e rispondevano tutti spiriti cge parlavano in latino e l’unica che conosceva il latino ero io. Comunque le cose che capitavano spesso erano delle luci bianche davanti la mia porta, di notte, il letto tremante, i piedi afferrati spesso, e la percezione mia di persone in giro per casa, quando stavo da sola. Ma posso dire che quella casa per me è stata la meno strana di tutte. Ho cambiato 3 case e nella seconda casa son successe cose più strane ancora.

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