Sessioni con Echovox e EMF K2

Alla fine della scorsa settimana insieme alla mia compagna ed un amico abbiamo fatto una visita ad un Castello della mia zona (provincia di Arezzo) al confine tra Toscana e Umbria.

Lo visitiamo da anni, conosciamo la sua storia e le sue leggende che girano attorno ad esso; a partire dagli anni 40 del secolo scorso fino ai giorni nostri. E’ stato ed è meta di: curiosi, personaggi famosi e ricercatori del paranormale.

Con il nostro amico, che era era la prima volta che lui lo visitava, abbiamo pensato di fare delle sessioni con Echovox e EMF k2.

L’echovox è una app che consente di comunicare con le presunte entità tramite la scansione continua più o meno veloce di canali radio preregistrati, il quale ci ha dato subito dei risultati anche se ne avevo sentito parlare ma in termini negativi.

L’EMF o meglio conosciuto come K2 è un rilevatore di campi elettromagnetici, dove siamo stati non vi erano campi elettromagnetici fissi o anomalie fisiche, ma addirittura il rilevatore si accendeva a risposta dei nostri saluti come risulta dal video che condivido molto volentieri con questo articolo.

Il giorno dopo sono tornato sul posto con la mia compagna, abbiamo riscontrato l’anomalia nello stesso punto dove avevamo riscontrato attività paranormale con il K2 ed echovox. Solo che questa volta eravamo in presenza di altri visitatori, che appena hanno visto le luci illuminarsi non sapevano di cosa si trattasse e abbiamo dovuto spiegare che funzioni ha questo oggetto, che è un oggetto che di solito si usa in altri ambiti per rilevare campi energetici o onde elettromagnetiche.

Di seguito un estratto di quelle anomalie che abbiamo riscontrato, a presto!

Hong Kong città Avanguardista e superstiziosa.

È una delle città più popolose del mondo nonché metropoli ultra moderna con uno slancio inarrestabile verso il futuro. Famosa per il suo magnifico e suggestivo skyline, paragonabile a pochi altri al mondo, Hong Kong detiene il maggior numero di grattacieli al mondo, alcuni di questi così alti che sembrano sfiorare il cielo.

E poi la Bank of China Tower, simbolo futurista della città, i quartieri finanziari e le ultime stravaganze tecnologiche create e proprio tra quelle strade. Insomma, non si può dire che Hong Kong sia una città che non sta al passo con le trasformazioni.

Eppure c’è un’altra Hong Kong che non tutti conoscono, una che si nasconde, neanche troppo velatamente, all’ombra della metropoli cosmopolita che conosciamo. Una fatta di superstizioni, di bambini con poteri speciali, di cibernetica paranormale, di un’ingegneria dei sistemi uomo-macchina-ambiente che sembra avere alla base la magia nera.

E queste credenze, che nel mondo occidentale sono trattate alla stregua di antiche leggende, in quello orientale fanno parte della vita quotidiana. Così, Hong Kong è, inaspettatamente, la città più superstiziosa del mondo.

Queste storie sono così radicate nella cultura e nella storia degli abitanti che non è raro vederli mettere in atto dei comportamenti bizzarri e buffi, ma non derideteli mai, le loro intenzioni sono solo quelle di prevenire la sfortuna.

Tra le superstizioni più diffuse a Hong Kong c’è quella relativa al numero 4. Conosciuta anche come tetrafobia, la paura di questo numero assume tra gli abitanti delle proporzioni esasperanti al punto tale che non viene quasi mai menzionato e, sugli ascensori, il quarto piano è spesso etichettato come 3b o 3a. Questa fobia è legata al fatto che in cinese, la pronuncia della parola quattro, è molto simile al suono prodotto dal termine morte.

Un’altra superstizione radicata a Hong Kong è quella relativa alle hongza, abitazioni infestate da spiriti maligni e fantasmi all’interno del quale sono avvenuti omicidi o morti particolarmente drammatiche. Il prezzo di mercato di queste case è spesso meno della metà rispetto alle altre e molte di queste sono rimangono invendute per anni.

E che dire dei bambini prodigio e dei loro poteri extrasensoriali? Verso la fine degli ’70 iniziarono a diffondersi a emergere, una dopo l’altra, diverse segnalazioni di bambini con strani poteri. Ad alimentare tutto ciò fu la parola del dottor Qian Xuesen che confermò l’esistenza di queste abilità paranormali e poi ancora, un film uscito nel 1981 dal titolo Tu credi? finì per influenzare migliaia di persone che corsero a denunciare fenomeni paranormali.

Ancora oggi, queste reminiscenze, sono più vivide che mai nell’immaginario comune, portando i cittadini alla convinzione dell’esistenza di bambini prodigio, delle case infestate e di altre maledizioni.

fonte: https://siviaggia.it/varie/citta-piu-superstiziosa-mondo/316917/

Week-end con il mistero a Villa Tiffany di Torriglia

Mi è arrivata tramite comunicazione al nostro blog, dagli stessi proprietari della villa, la convention di due giorni del mistero e paranormale. Che si svolgerà nella storica e suggestiva Villa Tiffany B&B – in località Porto di Torriglia in provincia di Genova. Come si può facilmente intendere dal nome della villa, trattasi di una tipica villa ligure in stile liberty. www.villatiffany.it

Una ottima location per i temi trattati nella convention: che vanno dalla parapsicologia alla ufologia passando per l’attività di ricerca paranormale.

Ospiti relatori saranno: Giampaolo Saccomano, parapsicologo e giornalista (tra l’altro collaboratore dei GHT e referente della Società Italiana Ricerche Paranormali). Laura Groppi dello spazio Tesla che interverrà con “I confini del Conosciuto” e Negri che parlerà di ufologia e i relativi casi inspiegabili.

Le date sono il sabato 21 e domenica 22 Novembre, con la possibilità di pernottamento. Per chi vuole ulteriori informazioni allego il volantino del programma.

Alla prossima, Giacomo.

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A presto!

Giacomo

Testimonianza di una lettrice

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Ci scrive una nostra lettrice, di cui riporto solo il nome: Maria, di seguito la sua testimonianza.

Vi racconto un paio di fenomeni inspiegabili che mi sono accaduti. Premetto che nella mia famiglia il paranormale fa parte della tradizione, perciò non li ritengo neppure tanto straordinari. Quel giorno tornavo dal viaggio di nozze ed io e mio marito eravamo fermi davanti ad una cartoleria. Gli domandai se voleva acquistare per me una rivista e lui scese immediatamente dal mezzo, felice di accontentarmi. Avevo il finestrino aperto e guardavo distrattamente fuori. All’improvviso si avvicinò una signora di mezz’età che mi disse:- sei appena tornata dal viaggio di nozze. Avrai due figli ed una vita matrimoniale lunga e felice.
Restai scioccata solo qualche istante, poi mi decisi ed uscii dalla macchina per raggiungere la donna e chiederle chi fosse e come sapesse tante cose di me, ma era scomparsa, eppure il mio sguardo l’aveva seguita mentre imboccava il vicolo! Non poteva essersi volatilizzata! Non ho mai saputo chi fosse.
Una cosa analoga me la raccontava mia madre. Lei aveva appena partorito e a quell’epoca una mastite non sempre si risolveva con i semplici antibiotici. Il suo caso era grave e i medici avevano già sentenziato che avrebbero dovuto mutilare un seno. Lei era disperata perché aveva soltanto ventitré anni. Mia nonna, molto religiosa, pregava incessantemente. Una mattina si presentò una donna e disse a mia madre:- a mezzogiorno preciso prendi una ciotola con latte e sapone liquido e spalmali sul seno malato. Vedrai che il pus uscirà spontaneamente e tu guarirai.-
Mia madre, disperata, non fece prevalere la logica e, senza farsi domande, mise in atto il consiglio. A mezzogiorno preciso un raggio di luce si posò sulla mammella cianotica cosparsa di latte e sapone. La ferita trasudò un’abbondante quantità di pus che mia nonna si affrettò a pulire. Il giorno successivo, mia madre fu dimessa perché era guarita.
Ho dimenticato di dire che la profezia si è avverata anche per me: sono felicemente sposata da trent’anni ed ho avuto due splendidi figli che sono il mio orgoglio. Secondo me, gli angeli custodi esistono.

Seguirà un altra testimonianza di poltergeist e fenomeni simili, se avete avuto esperienze simili potete contattarci tramite il nostro form contatti! un caro saluto a tutti e buone feste!

Le immagini sono di repertorio, a titolo illustrativo.

Al cinema Quiet Ones – Le Origini del Male

Università di Oxford, 1974. Il professor Joseph Coupland inizia un esperimento molto particolare. Lo aiutano due suoi studenti, oltre al giovane Brian, che, patito di riprese cinematografiche, è incaricato di filmare tutto. Oggetto dell’esperimento è Jane, una ragazza con manie suicide cui è stata diagnosticata la schizofrenia, ma che crede di essere posseduta da una presenza che chiama Evey. Coupland – che non crede al soprannaturale – mira a far sì che l’energia telecinetica prodotta da Jane si manifesti così da riuscire a rimuoverla, guarendo la ragazza. Coupland ci aveva provato anni prima con un bambino, ma la mamma gli aveva impedito di proseguire l’esperimento: il professore mostra agli studenti i filmati realizzati nel corso di quel tentativo, evidenziando come il bambino attribuisse i suoi episodi telecinetici a un fantomatico signor Gregor. L’Università taglia però i fondi a Coupland per la scarsa ortodossia del suo esperimento. Il professore decide di continuare e gli studenti sono con lui, ma le cose si complicano ben presto anche perché tra Brian e Jane si sviluppa una particolare relazione.
Siamo dalle parti dei film che affrontano il paranormale con atteggiamento scientifico e dispiego di macchinari e spirito positivo. Analogamente agli esempi più classici del genere (da Gli invasati a Dopo la vita), è presto evidente come ambizione e debolezze umane corrompano la correttezza dei comportamenti e riducano pericolosamente la distanza tra soggetto e oggetto dell’indagine. La storia procede senza troppi sussulti secondo uno schema consolidato: trova un paio di interessanti rivolgimenti nell’ultima parte, ma si conclude con la tipica vaghezza di certi horror fantasmatici. I personaggi sono funzionali, ma poco approfonditi: la coppia di studenti è poco più che abbozzata e il “cameraman” è di stolido buonismo. Solo il professore – interpretato con finezza da Jared Harris (figlio del grande Richard Harris) – rivela qualche ambizione nel dettaglio caratteriale, mentre la tragica figura dell’oggetto dell’esperimento vive soprattutto grazie all’intensa interpretazione di Olivia Cooke.
Sceneggiatore di un certo rilievo (il remake di RollerballThe Skulls e altri ancora), John Pogue aveva esordito alla regia non indegnamente con Quarantena 2, il sequel di un remake di un horror spagnolo: un esordio, quindi, umile e non certo autoriale. Qui perfeziona le sue doti e conferma buona affinità con il genere. Gli elementi sono abbastanza usurati, ma la loro gestione è sufficientemente consapevole e sapiente da mantenere costante una tensione sotterranea che compensa la carenza di “fatti”. Pogue non cerca di stupire, ma accompagna lo spettatore con buona padronanza di stile attraverso i vari stadi dell’incubo. La cosa migliore è l’atmosfera sinistra che rievoca degnamente quella di alcuni classici spettrali della Hammer – la rediviva casa britannica di tanti horror del passato che produce il film – e “veste” in modo adeguato una storia non irresistibile rendendola comunque interessante da seguire.
Il regista strizza anche l’occhio al recente filone dei found footage movies: diverse delle riprese rappresentano infatti ciò che Brian filma, ma in linea di massima il film è impostato in modo tradizionale. Le riprese in soggettiva mirano soprattutto a un effetto scenico e visuale, per godere dei vantaggi del found footage senza subirne la dittatura e gli schematismi. Pogue trova forza espressiva soprattutto negli inserti in bianco e nero, dove la crudezza dello scontro tra razionalità e ossessione si materializza con toni aspri e realistici.

fonte: http://www.mymovies.it/film/2014/thequietones/

Cinema: dal 10 luglio in sala ”Paranormal Stories”

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(ASCA) – Roma, 24 giu 2014 – Uscira’ nelle sale giovedi’ 10 luglio, distribuito da Explorer Entertainment in collaborazione con One 7 Movies, ”Paranormal Stories”, un film a episodi, cupo e inquietante, che mira a rilanciare il genere della ghost-story attraverso il tradizionale impianto del Creepshow. Cinque storie indipendenti che declinano in stile moderno le tipiche paure sull’universo del paranormale. Sei giovani registi dirigono: Primo Reggiani (Baciami ancora, Melissa P, Universitari), Daniele De Angelis (Scrivilo sui muri, I Liceali, Feisbum!), Laura Gigante (L’Ispettore Coliandro, Albakiara), Tania Bambaci (Midway, Tra la vita e la morte) e il piccolo Lorenzo D’agata (Ultimo 4). Fantasmi, apparizioni spiritiche e moleste presenze si intrecciano all’interno di contesti sempre differenti, che vanno da quelli piu’ canonici legati al mondo dei medium, alle inquietanti ombre che risorgono dal passato, il tutto tenuto insieme da un episodio-cornice firmato da Gabriele Albanesi (Il bosco fuori). Uno scrittore diabolico, alla morte, lascia in eredita’ al figlio i suoi terribili segreti. Un ragazzo, in chat, incontra lo spettro del suo migliore amico tragicamente morto suicida poche ore prima. Una sedicente medium si trova a dover fare i conti con gli spiriti che ha futilmente evocato nel corso delle sue truffe. Un bambino muto e disagiato, allontanato dai coetanei, si trasforma in un’autentica leggenda vivente per gli abitanti del suo paese. Tre ragazze, scampate a un incidente stradale e rifugiatesi in un motel, non sfuggiranno invece alla vendetta della loro vittima. Il tutto nella cornice di un bambino rimasto solo in casa che per passare il tempo guarda un film horror alla tv.

fonte: http://www.asca.it/news-Cinema__dal_10_luglio_in_sala___Paranormal_Stories__-1398859-ATT.html

 

Vi raccontiamo dove sono i fantasmi di Firenze

Ci sono luoghi che portano con sé un senso di terrore e tenebra, un buio difficile da descrivere, un’antica paura innominabile.
No, non stiamo parlando delle periferie di Firenze, ma più semplicemente delle zone dove l’esoterico e l’arte si fondono in una piacevole commistione dal profumo antico.

Ma dove si può incontrare qualche presenza maligna, fantasma o anima incollata ai beni materiali che non vuole saperne di tornare nella tomba? Se si è interessati a scoprire la Firenze fantasmagorica, ecco la nostra mini guida.

Sempre alla finestra
Il primo fantasma con cui abbiamo a che fare è forse anche il più famoso. In Piazza dell’Annunziata c’è un palazzo chiamato Budini Gattai, dove si trova una finestra particolare.

Narra la leggenda infatti che vi si affacciasse spesso una nobildonna della famiglia Grifoni, in attesa del ritorno del marito che era andato in guerra e non tornava più. E’ dunque un’antica storia quella dei mariti che scendono sotto casa a fare le battaglie o a comprare sigarette, per poi sparire.

Comunque sia, pare che la signora Grifoni non si sia data pace nemmeno da morta, e continui ad aspettare suo marito da quella finestra… fateci caso la prossima volta che ci passate, non ce n’è una sempre aperta?
Un guerriero a Palazzo Vecchio
Voglia di emozioni forti? In piazza della Signoria non vi emoziona abbastanza il fondo schiena scultoreo del David? Allora entrando a Palazzo Vecchio potete provare il brivido dell’apparizione di Baldaccio d’Anghiari – sì, proprio come la famosa battaglia affrescata nel salone dei ’500.

Non spaventatevi, non è un vecchio assessore della giunta precedente, ma un valoroso condottiero del medioevo ucciso in modo cruento e con il disonore del tradimento. Il prestigio del condottiero infatti veniva ritenuto pericoloso da molti, fra cui lo stesso Cosimo de’ Medici, motivo per cui venne assassinato, fatto cadere da una finestra di Palazzo Vecchio e decapitato in piazza della Signoria.

Per questo sarebbe stato promosso a fantasma infestatore, che si dice aleggi ancora tra le stanze del municipio fiorentino.

Una sposa triste
Un caso di morte apparente invece è la storia di Ginevra degli Amieri, ricca quanto bella, e, come ogni favola vuole, tristissima per aver dovuto sposare un uomo che non amava, un tale Francesco Agolanti. Ginevra sembrava esser stata colpita dalla peste intorno agli inizi del ’300, ma ci si sbagliava: la morte era solo apparentemente tale.

Abbiamo già parlato di cosa successe poi e di come alla fine di queste vicende, non contento dell’atteggiamento della famiglia e del primo marito, il fantasma di Ginevra abbia continuato a girovagare per il centro di Firenze ogni martedì. Insomma, sapete dove trovarla.

L’uomo di Ponte Vecchio
Il quarto dei nostri fantasmi è un’apparizione davvero recentissima. Sembrerebbe infatti che, nell’agosto 2013, un misterioso personaggio fiorentino si sia materializzato su Ponte Vecchio, tanto da attirare la curiosità dei giornali nazionali oltre a una squadra di Ghostbusters (pensionati con l’hobby del fantasma facile) che con attrezzature speciali si è appostata sul celebre ponte.

I risultati? Non ci è dato sapere nulla, ma il vino toscano – si sa – è spesso causa di tante manifestazioni, più o meno sovrannaturali. Confidiamo nei suoi poteri.
Rimasta di pietra
Chiudiamo con una testimonianza inquietante: certamente lascia stupefatti la testa chiamata Berta che spunta dal campanile della chiesa di Santa Maria Maggiore, in via de’ Cerretani.

Berta si dice avesse preso in giro un condannato a morte che passava da quelle parti e sfortuna volle che il soggetto in questione ne sapeva di magia. La donna venne così trasformata da testa vuota qual era in testa di pietra.

Siamo al termine della nostra mini-guida, ma non delle storie paurose che si narrano a Firenze. Voi ne conoscete altre?

fonte: http://www.toctocfirenze.it/i-fantasmi-di-firenze/

‘Reviver’, un thriller paranormale

Il primo romanzo di Seth Patrick, pubblicato in Italia da Newton Compton, è un thriller decisamente atipico. Lo scrittore inglese prende spunto dalla superstizione della negromanzia, con cui gli antichi credevano si potessero richiamare i morti dall’oltretomba, per sviluppare una trama ambientata in un mondo in cui la tecnica del “risveglio” di una persona defunta è ormai ampiamente utilizzata per risolvere i casi d’omicidio. Solo alcuni individui, soprannominati “reviver”, possiedono tuttavia la straordinaria capacità di entrare in contatto con l’aldilà.
Il protagonista è Jonah Miller, uno dei reviver più dotati del Forensic Revival Service, l’unità investigativa che si serve di questa particolare tecnica per consegnare gli assassini alla giustizia. La sua esistenza solitaria viene sconvolta nel momento in cui si trova ad indagare sull’uccisione di Daniel Harker, il giornalista che alcuni anni prima aveva scoperto l’esistenza del fenomeno del risveglio. Il reviver, affiancato dalla giovane Annabel Harker, figlia del defunto reporter, dovrà però fare i conti con una serie di rivelazioni in grado di mettere a dura prova tutte le sue certezze.
L’idea di sfruttare la testimonianza della vittima passata a miglior vita per risolvere un caso di omicidio sovverte almeno in parte la tradizionale struttura del thriller, contaminandolo con alcuni elementi tipici del romanzo paranormale.
L’originalità con cui Patrick tratta questo argomento sta nella minuziosa descrizione delle tecniche utilizzate dai reviver per richiamare dall’aldilà la persona defunta. Molti capitoli sono infatti dedicati alla presentazione del metodo di lavoro del Forensic Revival Service. Scopriamo ad esempio che, per poter sfruttare il fenomeno del risveglio, è necessario che il cadavere non abbia subito eccessivi danni al cervello. Inoltre, nel momento in cui il reviver entra fisicamente in contatto con il defunto, costui gli trasmette una parte dei propri ricordi. Per questo motivo, chi si serve di tale tecnica deve cercare di non perdere mai la calma, altrimenti non riuscirebbe più a tenere distinta la propria personalità da quella dell’individuo con cui entra in contatto.
Il romanzo è stato annunciato come il primo capitolo di una trilogia intitolata “Le indagini di Jonah Miller”. Non ci resta dunque che attendere l’uscita dei due seguenti volumi per scoprire qualcosa in più sull’inquietante mondo dei reviver.

fonte: http://cultura.panorama.it/libri/reviver-thriller-paranormale-seth-patrick

Luoghi infestati: i più terrificanti del mondo

A chi non è mai venuta la tentazione di fare un giretto in qualche luogo infestato magari per Halloween? I luoghi infestati hanno un che di magnetico, fascinoso ed adrenalinico. Possiamo anche non ammetterlo ma i luoghi infestati c’inquietano, ci turbano ed allo stesso tempo li scrutiamo, da fuori, cercando qualche segno di attività paranormale (magari un fantasma che ci saluti dal vetro di una finestra).

Esistono dei luoghi particolarmente infestati? Certamente, ce ne sono sparsi per tutto il mondo.

In Florida ad esempio si trova uno dei luoghi infestati più spaventosi del mondo: Riddle House. Dal 1905 e fino agli anni ’20 vi aveva sede un’impresa fuineraria, va da se che si tratti diun luogo molto infestato. Fra l’altro, come se non bastasse, vi sono avvenuti anche dei suicidi.

In Kansas, a Stull, vi è uno dei luoghi infestati più famosi e terribili del mondo: un cimitero. Non v’impressiona? Dovrebbe, pare sia una delle sette entrate dell’inferno. Anche qui non mancano morti misteriose e suicidi. Spettrale di suo al di là dei ricami delle dicerie popolari.

In Ohio ha sede un ospedale psichiatrico, il TheRidges, che ha chiuso i battenti nel 1993. Vi si sono verificati strani incidenti. Una paziente anziana, scomparve e fu ritrovata tempo dopo morta in un reparto abbandonato dell’ospedale, il suo corpo avrebbe lasciato un’impronta visibile nel pavimento.

Anche i tunnel sotto Parigi pare siano un luogo molto infestato in cui fra l’altro si evocavano i demoni. Se passate per Parigi e ve li fanno visitare fateci sapere.

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Torino, si sa ha una certa reputazione in fatto di magia e spiritismo, ma pare che il luogo più infestato sia il Maniero della Rotta di Moncalieri tutt’ora abitato dai fantasmi.

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Se passate da Genova non dimenticate di visitare la Casa delle anime di Voltri, era una locanda molti anni fa e vi sono avvenuti parecchi omicidi, è senz’altro uno dei luoghi più infestati d’Italia.

Nei pressi di Bologna abbiamo il Palazzo Malvasia a Trebbo di Reno, qui pare che un padre abbia murato viva la sua bambina atterrito dai suoi poteri paranormali. Si dice che si aggirino spettri di bambini anche nella Scuola della Croara a S. Lazzario di Savena.

Fra i luoghi infestati più famosi del mondo non possiamo non citare Chillingham Castle, in Inghilterra, dove si aggirerebbe un fantasma di un bambino blu, probabilmente morto avvelenato con dello zolfo.

Ed ecco un’altra porta dell’inferno: Houska Castle a Praga, sarebbe un altro ingresso per gli inferi. Anche qui non mancano fantasmi di persone che vi avrebbero trovato la morte e di cui dopo il secondo conflitto mondiale sarebbero stati rinvenuti gli scheletri.

In Austria troviamo infine il Moosham Castle in Salisburgo del 1208, qui vi furono uccise centinaia di streghe durante l’inquisizione. Le loro anime inquiete vagherebbero ancora oggi in questo luogo.

fonte: http://www.rete-news.it/luoghi-infestati-piu-terrificanti-del-mondo/

A caccia di fantasmi nel castello di Monopoli È febbre da paranormale

di Eustachio Cazzorla

MONOPOLI – Cercavano fantasmi nel Castello, ma il «professore del mistero» alla fine ha recuperato due gemelli. E così il prof Cosimo Lamanna, proprio lui, come in un famoso film degli anni Ottanta, ha scomodato il gruppo di ghostbusters di Bari e qualche sera fa ha effettuato delle indagini paranormali con risultati ancora in attesa di risposta. Si cercava la presenza di un’anima inquieta, quella della «Femmina mazz’i tammorr» di cui tanto si parla nel centro storico. Una dama del Seicento che, secondo alcune storie, rimase per lunghe notti sul ciglio più alto del Castello, ad annunciare il porto ai naviganti, con un tamburo, nella speranza di richiamare fra questi anche l’uomo da lei amato, partito in mare e mai più ritornato.

«Abbiamo cercato anche la presenza di altri personaggi – spiega Donato Raspatelli fondatore del gruppo Psi, Paranormal society investigation, di Bari che con altri 3 colleghi ha effettuato le ricerche -. Sono uomini realmente esistiti e legati alle vicende del Castello come Lamanna ci ha detto. Abbiamo chiamato i cognomi di Capodiferro, dei fratelli Sardella della rivoluzione del 1648, qui in città, l’anno dopo quella di Masaniello a Napoli. Furono dichiarati responsabili di un omicidio e qui torturati e squartati. Abbiamo anche chiamato il nome di un certo Dragone come riportato in una lapide che sta nei sotterranei del Castello».

«Ho dato io quei suggerimenti ai professionisti dell’occulto – dice Cosimo Lamanna, docente di storia e filosofia fra Conversano e Monopoli, una grande passione per antiche storie di fantasmi – e inoltre ho chiesto loro di chiamare anche il cognome di un certo Bellantuono che è inciso su uno dei muri del Castello, con tanto di data del 2 maggio 1799 che si riallaccia agli eventi della rivoluzione della Repubblica giacobina napoletana, forse un condannato a morte».

Riguardo ai risultati, Raspatelli cauto spiega: «Abbiamo avuto leggerissime anomalie ancora da confermare, una videocamera sembra essersi mossa da sola e alcune sensazioni di disagio, come quando ti senti osservato. Abbiamo trovato nella fossa dei dannati degli sbocchi che danno direttamente a mare e ci siam dati una spiegazione a quel rumore che si dice essere quello di un tamburo, può essere il rumore del mare agitato che batte direttamente sulle mura esterne del Castello».

E nel frattempo gli esperti del mistero stanno vagliando tutto il materiale raccolto dalle 17 alle 21 di lunedì scorso con telecamere a infrarossi, fullspectrum (telecamere che coprono dall’infrarosso all’ultravioletto), rilevatori di movimento, di campi elettromagnetici, termometri digitali, audioregistratori e altre sofisticate apparecchiature. Lamanna attende fiducioso l’esito. Nel frattempo la vera grande sorpresa che va oltre il normale, gliel’ha data la moglie Marcella che, in dolce attesa, appena rientrato dalle ricerche paranormali nel Castello, ha chiesto al marito un viaggio d’urgenza in ospedale. Poi la donna ha dato alla luce nel giorno del suo compleanno due splendidi gemelli, Samuele ed Esmeralda. Belli, pimpanti e urlanti, altro che ululati di fantasmi d’altri tempi. Adesso i Lamanna devono fare necessariamente i conti per un bel po’ di tempo con fenomeni eccezionali. Due bimbi bellissimi che si aggiungono alle due sorelline dai capelli dorati.

fonte: http://www.lagazzettadelmezzogiorno.it/homepage/a-caccia-di-fantasmi-nel-castello-di-monopoli-febbre-da-paranormale-no701914