Testimonianza di una lettrice

ghost

 

 

 

 

 

 

 

 

Ci scrive una nostra lettrice, di cui riporto solo il nome: Maria, di seguito la sua testimonianza.

Vi racconto un paio di fenomeni inspiegabili che mi sono accaduti. Premetto che nella mia famiglia il paranormale fa parte della tradizione, perciò non li ritengo neppure tanto straordinari. Quel giorno tornavo dal viaggio di nozze ed io e mio marito eravamo fermi davanti ad una cartoleria. Gli domandai se voleva acquistare per me una rivista e lui scese immediatamente dal mezzo, felice di accontentarmi. Avevo il finestrino aperto e guardavo distrattamente fuori. All’improvviso si avvicinò una signora di mezz’età che mi disse:- sei appena tornata dal viaggio di nozze. Avrai due figli ed una vita matrimoniale lunga e felice.
Restai scioccata solo qualche istante, poi mi decisi ed uscii dalla macchina per raggiungere la donna e chiederle chi fosse e come sapesse tante cose di me, ma era scomparsa, eppure il mio sguardo l’aveva seguita mentre imboccava il vicolo! Non poteva essersi volatilizzata! Non ho mai saputo chi fosse.
Una cosa analoga me la raccontava mia madre. Lei aveva appena partorito e a quell’epoca una mastite non sempre si risolveva con i semplici antibiotici. Il suo caso era grave e i medici avevano già sentenziato che avrebbero dovuto mutilare un seno. Lei era disperata perché aveva soltanto ventitré anni. Mia nonna, molto religiosa, pregava incessantemente. Una mattina si presentò una donna e disse a mia madre:- a mezzogiorno preciso prendi una ciotola con latte e sapone liquido e spalmali sul seno malato. Vedrai che il pus uscirà spontaneamente e tu guarirai.-
Mia madre, disperata, non fece prevalere la logica e, senza farsi domande, mise in atto il consiglio. A mezzogiorno preciso un raggio di luce si posò sulla mammella cianotica cosparsa di latte e sapone. La ferita trasudò un’abbondante quantità di pus che mia nonna si affrettò a pulire. Il giorno successivo, mia madre fu dimessa perché era guarita.
Ho dimenticato di dire che la profezia si è avverata anche per me: sono felicemente sposata da trent’anni ed ho avuto due splendidi figli che sono il mio orgoglio. Secondo me, gli angeli custodi esistono.

Seguirà un altra testimonianza di poltergeist e fenomeni simili, se avete avuto esperienze simili potete contattarci tramite il nostro form contatti! un caro saluto a tutti e buone feste!

Le immagini sono di repertorio, a titolo illustrativo.

‘Reviver’, un thriller paranormale

Il primo romanzo di Seth Patrick, pubblicato in Italia da Newton Compton, è un thriller decisamente atipico. Lo scrittore inglese prende spunto dalla superstizione della negromanzia, con cui gli antichi credevano si potessero richiamare i morti dall’oltretomba, per sviluppare una trama ambientata in un mondo in cui la tecnica del “risveglio” di una persona defunta è ormai ampiamente utilizzata per risolvere i casi d’omicidio. Solo alcuni individui, soprannominati “reviver”, possiedono tuttavia la straordinaria capacità di entrare in contatto con l’aldilà.
Il protagonista è Jonah Miller, uno dei reviver più dotati del Forensic Revival Service, l’unità investigativa che si serve di questa particolare tecnica per consegnare gli assassini alla giustizia. La sua esistenza solitaria viene sconvolta nel momento in cui si trova ad indagare sull’uccisione di Daniel Harker, il giornalista che alcuni anni prima aveva scoperto l’esistenza del fenomeno del risveglio. Il reviver, affiancato dalla giovane Annabel Harker, figlia del defunto reporter, dovrà però fare i conti con una serie di rivelazioni in grado di mettere a dura prova tutte le sue certezze.
L’idea di sfruttare la testimonianza della vittima passata a miglior vita per risolvere un caso di omicidio sovverte almeno in parte la tradizionale struttura del thriller, contaminandolo con alcuni elementi tipici del romanzo paranormale.
L’originalità con cui Patrick tratta questo argomento sta nella minuziosa descrizione delle tecniche utilizzate dai reviver per richiamare dall’aldilà la persona defunta. Molti capitoli sono infatti dedicati alla presentazione del metodo di lavoro del Forensic Revival Service. Scopriamo ad esempio che, per poter sfruttare il fenomeno del risveglio, è necessario che il cadavere non abbia subito eccessivi danni al cervello. Inoltre, nel momento in cui il reviver entra fisicamente in contatto con il defunto, costui gli trasmette una parte dei propri ricordi. Per questo motivo, chi si serve di tale tecnica deve cercare di non perdere mai la calma, altrimenti non riuscirebbe più a tenere distinta la propria personalità da quella dell’individuo con cui entra in contatto.
Il romanzo è stato annunciato come il primo capitolo di una trilogia intitolata “Le indagini di Jonah Miller”. Non ci resta dunque che attendere l’uscita dei due seguenti volumi per scoprire qualcosa in più sull’inquietante mondo dei reviver.

fonte: http://cultura.panorama.it/libri/reviver-thriller-paranormale-seth-patrick

”PARANORMALE” VALSASSINA: IL CIELO ATTRAVERSATO DA UN BOLIDE

Scritto da: D. P. – 14/03/2014

Scena da X-Files nella tarda serata di giovedì, quando un corpo luminoso di notevoli dimensioni ha attraversato il cielo della Valsassina e di tutta Italia. Suscitando lo stupore e in qualche caso la preoccupazione di molti residenti.

Erano da poco passate le 22 di giovedì quando una grossa palla di fuoco di colore verde ha attraversato i cieli della Valsassina – e di mezza Italia. Una scena spettacolare, con questo corpo celeste di dimensioni ben maggiori rispetto ad una normale stella cadente, ben visibile per diversi secondi anche con il cielo illuminato dalla Luna quasi piena di questi giorni.

L’evento astronomico al quale i fortunati spettatori hanno potuto assistere ieri sera, per la scienza altro non è che un bolide, ovvero un meteorite di dimensioni superiori rispetto allo standard e che, a volte può raggiungere il suolo terrestre. Un evento raro, non comune come una normale “stella cadente” che ogni agosto siamo abituati ad andare a cercare nei cieli dell notte di San Lorenzo ma qualcosa di più grande, ma non pericoloso.

Il bolide di ieri sera è stato avvistato da un po’ tutta Italia: sono arrivate segnalazioni da Piemonte, Lombardia, Veneto, Toscana e dall’Abruzzo.

fonte: http://www.valsassinanews.com/index.php?page=articolo&id=15653

Non è la prima volta che il caso che riguarda il nostro Paese, di seguito riporto un articolo dello scorso anno del centro meteorologico italiano.

Ennesimo bolide infuocato solca i cieli italiani da Nord a Sud

Ancora una volta un avvistamento come questo ci viene segnalato dalla nostra utenza. Un’enorme scia luminosa lasciata ieri sera poco prima della mezzanotte da un bolide di colore bianco ha attraversato i cieli italiani da Nord a Sud. Secondo quanto appreso l’evento astronomico sarebbe durato intorno ai 7 secondi per poi non lasciare assolutamente traccia dell’accaduto. Al momento le testimonianze principali ci arrivano da Bergamo, Milano, Piacenza, Pescara, Roma e Napoli che hanno dichiarato in massa di aver notato questa grande luce.

Non è assolutamente la prima volta che il fenomeno si verifica, anzi, tutt’altro: è l’ennesima segnalazione nel giro di un mese e questo indica che sono aumentate nettamente anche le attenzioni verso i fenomeni celesti. Ora ci si ferma maggiormente a guardare verso l’alto dopo che si creano i vari tam tam mediatici su quello che avviene sopra le nostre teste.

Ricordiamo infine che un bolide non è nient’altro che un meteorite che entra a contatto con la nostra atmosfera e si dissolve poco dopo in milioni di pezzettini che vanno in contrasto con le particelle di gas presenti nell’aria.

fonte: http://www.centrometeoitaliano.it/ennesimo-bolide-infuocato-solca-i-cieli-italiani-da-nord-a-sud-19-07-2013/

 

 

Coniugi non riescono a vendere la propria casa perché è stregata

La casa stregata è una costruzione vittoriana vecchia più di 100 anni, situata nel nord-est della Pennsyilvania, abitata dai coniugi Leeson, che non riescono più a vivere nella loro abitazione per via dei numerosi eventi paranormali che si scatenano al suo interno continuamente. 

La coppia parla di porte che sbattono improvvisamente, di continui scricchiolii poco comuni provenienti dalla cantina, di inspiegabili presenze alle loro spalle che li osservano mettendoli a disagio, e dulcis in fundo la spettrale apparizione un giorno di un volto sullo specchio del bagno. Per questo motivo i Leeson, stressati oltre ogni limite, hanno deciso di andare a vivere da tutt’altra parte e di chiudere una volta e per tutte con la casa, mettendola in vendita: ma l’onestà li ha costretti ad aggiungere al cartello vendesi la dicitura poco promettente di “casa stregata”.

Il risultato che hanno ottenuto finora è stato quello di trovarsi una folla interminabile ogni giorno di fronte la propria casa stregata e di un gran numero di visite da parte di cacciatori di fantasmi ed esperti del paranormale, ma di un’acquirente per davvero interessato nemmeno l’ombra.

E pensare che la cifra che i Leeson richiedono per la loro casa stregata è di appena 144000 dollari, che non è di certo una cifra inarrivabile.

All’inizio si era pensato soltanto ad una trovata buffa per attrarre gli acquirenti, ma se così fosse col tempo lo slogan ha ottenuto l’effetto contrario, lasciando la coppia senza la minima possibilità di chiudere il contratto.

A peggiorare la situazione è intervenuto un giorno un vecchio residente della casa stregata il quale avrebbe affermato di aver trovato un teschio umano nella cantina: se la sua testimonianza è sincera c’è davvero da rabbrividire all’idea di passarci una singola notte, figuriamoci acquistarla come dimora permanente!

Un’alternativa prospettata dai Leeson per poter comunque racimolare qualche dollaro dalla casa stregata è quella di affittarne le camere – ci sono 4 camere da letto nell’intera casa – ai curiosi, oltre che coraggiosi, affascinati di eventi paranormali, che decidano di voler trascorrere soltanto una notte per poter provare qualche brivido davvero singolare.

Chissà che la casa invenduta possa trasformarsi a questo punto in un piccolo albergo superaffollato, con buona pace per il portafogli della coppia!

Zagarolo, fantasmi e strane presenze nel palazzo Rospigliosi

Studi scientifici e pettegolezzi sui presunti fenomeni paranormali nelle sale del palazzo. La città si divide

E’ una leggenda che risale a oltre 500 anni fa ed è legata alla figura di Pompeo Colonna, il celebre vincitore della battaglia di Lepanto che al suo rientro in patria fece trasformare il suo castello di Zagarolo in palazzo residenziale. Qui a palazzo Rospigliosi furono accolti per secoli cardinali, principi, sovrani e grandi artisti come Caravaggio e Vittorio Alfieri. Pompeo sembrava il perfetto mecenate per tutti questi intellettuali, ma la sua fama fu macchiata da una colpa gravissima, quella di aver commissionato l’omicidio della suocera Livia. Da allora la sua vita si trasformò in un inferno.

IMG_1790

 

IL FANTASMA DI POMPEO E L’OMICIDIO DI LIVIA – Queste sue colpe lo avrebbero condannato a vagare lungo la via Francigena per chiedere indulgenza ed espiare le sue colpe.

Da allora leggende, racconti e letteratura si rimescolano introducendo nelle sale di quel palazzo tanto caro ai zagarolesi lo spettro del paranormale. E proprio da una delle stanze nobiliari che si affacciano sul cortile interno dove sarebbe stata impiccata Livia sarebbero stati rilevati strani fenomeni.

 

I GHOSTBUSTERS – Da anni il Comune e l’istituzione di Palazzo Rospigliosi ricevono gruppi di ghost hunters provenienti da tutto il territorio nazionale che chiedono di effettuare rilievi nell’area. Due anni fa il gruppo dei Ghost Hunter Roma ha svolto un’indagine notturna documentando con dovizia di particolari quanto accade in quelle sale. Grazie all’utilizzo di telecamere termiche è stato possibile documentare la presenza di una figura femminile e inspiegabili sbalzi di temperatura. L’utilizzo di microfoni a ultrasuoni è servito invece per registrare suoni nitidi in risposta a domande precise. E poi ci sarebbe la testimonianza di una dipendente della biblioteca che avrebbe raccontato lo spostamento di libri.

fonte: http://www.cinquequotidiano.it/territori/vita-in-citta/2014/02/28/comune-di-zagarolo-fantasmi-spettri-papazzo-rospigliosi/#.UxDyq4siq78

CLASSIFICA – Le 10 Università al mondo dove accadono fenomeni paranormali

C’è chi studia la Telepatia e chi i fenomeni paranormali. Chi cerca di capire come la forza del pensiero possa piegare un cucchiaio e chi vorrebbe spiegare casi di fantasmi e abitazioni infestate. Signore e signori, nelle Università di tutto il mondo il paranormale è una materia affermata, e come tutte le materie affermate, va avanti tramite esperimenti interessanti e – a volte – impossibili. Ecco a voi la classifica delle prime dieci università al mondo, e dei relativi esperimenti, che studiano il paranormale.

Stanford_P10205891° POSTO – STANFORD UNIVERSITY – Regno Unito

L’Università di Stanford è considerata una delle prime al mondo  in materia paranormale e nello studio delle percezioni extrasensoriali (ESP). Fin dal lontano 1911, il professor John Edgar Coover ha cominciato a condurre esperimenti straordinari, a partire dal famoso cucchiaio bender e dalla capacità di piegare il ferro con la forza del pensiero. Le ricerche, in maniera ufficiosa, continuano ancora oggi…

549-p2° – POSTO: DUKE UNIVERSITY – Regno Unito

E’ il 1935 quando due ricercatori dell’Università di Duke, dopo una lezione tenuta da Sir Conan Doyl sulla possibilità di comunicare con i morti, decidono di fondare una vera e  propria disciplina fondata sullo studio critico della percezione sensoriale.

Nassau_hall_princeton_university3° POSTO: PRINCETON UNIVERSITY – Regno Unito

Da molti anni, in un seminterrato dell’Università di Princeton si svolgono esperimenti e studi su attività paranormali. Il programma ha ottenuto diversi successi. In molti, dunque, all’interno dell’Ateneo, credono alla possibilità di fenomeni paranormali.

746px-Austin_Hall,_Harvard_University4° POSTO: HARVARD UNIVERSITY – Regno Unito

Ad Harvard le cose vanno diversamente: gli scienziati si concentrano su fenomeni che smentiscono le attività paranormali. E per il momento sembrano riuscirci!

university-of-virginia-155° POSTO: UNIVERSITY OF VIRGINIA – Stati Uniti d’America

L’Università della Virginia si concentra sul fenomeno della reincarnazione. In questo senso molto attivo è stato il laboratorio diretto dal dottor Ian Stevenson, sin dal 1967.

800px-Tuscon_Old_Main_UniversityofArizona6° POSTO: UNIVERSITY OF ARIZONA – Stati Uniti d’America

All’Università dell’Arizona sono stati essi in piedi due progetti importanti con l’obiettivo di esplorare la possibilità da parte della mente umana di sopravvivere all’esperienza della morte fisica. Il programma si chiama SOPHIA.

Royce_Hall,_University_of_California,_Los_Angeles_(23-09-2003)7° POSTO: UNIVERSITY OF CALIFORNIA – Stati Uniti d’America

Chiaroveggenza, telepatia, case infestate: per 10 anni l’Università di Los Angeles, in California, è stata il centro della ricerca sul paranormale. opo tanto clamore da parte dei media, oggi il progetto, però, è stato abbandonato.

Cornell Campus8° POSTO: CORNELL UNIVERSITY – Stati Uniti d’America

Da 4 anni l’Università ha lanciato un programma specifico sulla ricognizione, che ha coinvolto più di 1.000 persone, producendo risultati incredibilmente positivi. L’esperimento di Bern ha permesso di spiegare concetti del tutto particolari: grazie al pensiero retroattivo la mente riuscirebbe a prevedere eventi futuri.

Edinburgh-University19°POSTO: EDIMBURG UNIVERSITY – Regno Unito

Già nel 1985 è stata istituita all’Università di Edimburgo una cattedra in parapsicologia, nel Dipartimento di Psicologia. L’Ateneo si distingue per il suo approccio multidisciplinare alla materia. Dal 2010, poi, anche Twitter è stato utilizzato per sviluppare le analisi e le ricerche.

Founders10° POSTO: UNIVERSITY OF LONDON

Ebbene sì, uno degli esperimenti più interessanti si tiene all’Università di Londra, con il Telepathy Test svolto dall’APRU. In pratica gli studi si concentrano su casi quotidiani: come mai riceviamo la chiamata di qualcuno che abbiamo da poco pensato? E’ coincidenza, oppure, si tratta di fenomeni psichici come Telepatia o Precognizione?

fonte: http://www.corriereuniv.it/cms/2014/01/classifica-le-10-universita-al-mondo-dove-accadono-fenomeni-paranormali/

Caccia ai “fantasmi” del liceo. «Rumori strani ogni notte». E l’Arpa avvia le indagini

Denuncia di una residente, partono i rilievi fonometrici

Il mistero degli “spettri” al liceo “Teresa Ciceri”. Con tanto di “ghostbuster” pronti a entrare in azione. Accade a Como, anche se – ovviamente – non nei termini volutamente ironici appena utilizzati. La questione, comunque, è piuttosto seria, almeno secondo una residente del centro storico che – esasperata – si è rivolta dapprima all’amministrazione provinciale e quindi, indirettamente, all’Agenzia regionale per la protezione dell’ambiente, per mettere fine alle sue notti tormentate da rumori di ogni sorta. Un baccano costante – secondo la versione della donna – e soprattutto continuo, di notte e di giorno. Nei giorni feriali e nei giorni festivi. Evento già curioso in sé, ma che nel caso specifico diventa ancora più bizzarro se si pensa che – a detta della residente che si è rivolta a Villa Saporiti – i rumori verrebbero tutti dai locali del liceo “Teresa Ciceri”, in via Carducci. Da qui, ecco che la Provincia (sotto la cui gestione è la scuola) in base alla segnalata «presenza di rumori durante l’arco della giornata, notte compresa, sia nei giorni feriali che festivi» ha chiesto all’Arpa alcuni «rilievi strumentali nell’istituto», impegnando 1.100 euro per la copertura delle spese.

Il problema e le lamentele della residente sono noti al preside del “Teresa Ciceri”, Nicola D’Antonio. Il quale, però, ammette candidamente di non capacitarsi della situazione e di non avere una spiegazione plausibile al momento.

«Sono informato delle lamentele di una residente – afferma il dirigente scolastico – e mi spiace davvero che esista questo disturbo e possa in qualche modo essere attribuito al nostro istituto. Siamo stati contattati dalla Provincia e ci siamo resi disponibili anche a svolgere dei sopralluoghi. Io stesso, per cercare di capire se davvero i rumori provenissero dai nostri locali, mi sono recato in palestra e nei locali spogliatoi intorno alle 20.30, ma francamente non ho mai percepito nulla di anomalo».

Insomma, mentre la vicina avverte rumori costanti a ogni ora, dall’interno del liceo nessuno ha notato alcunché.

«Qualche tempo fa – ricorda ancora il preside – una macchina per la distribuzione dell’acqua è stata spostata in un’altra ala, perché effettivamente produceva alcuni suoni potenzialmente fastidiosi. Ma ora davvero non riesco a pensare a nulla che possa infastidire la signora, soprattutto di notte e nei giorni festivi, quando l’attività del liceo è ferma». Inevitabile, chiudere con un pizzico di ironia.

«Speriamo che i controlli dell’Arpa possano escludere una nostra responsabilità o almeno accertare l’origine del problema – chiude il preside – Altrimenti dovrei pensare ai fantasmi…».

fonte: http://www.corrieredicomo.it/index.php?option=com_content&view=article&id=57320:caccia-ai-fantasmi-del-liceo-lrumori-strani-ogni-notter-e-larpa-avvia-le-indagini&catid=14:prima-pagina

Presenze rilevate nel Castello di Saliceto

Muniti di telecamere termiche, microfoni a ultrasuoni, laser e visori notturni hanno trascorso una notte alla ricerca di presenze nel castello Zamberto a Saliceto di Cadeo, luogo affascinante e poco conosciuto del Piacentino. Protagonisti gli uomini del Sirp, la Società italiana ricerche paranormale contattati da Spazio Tesla, gruppo di appassionati e ricercatori dei fenomeni paranormali guidati da Alberto Negri. Nel maniero erano stati notati fenomeni come ombre e suoni di campane nonostante quelle presenti fossero prive del battacchio.

All’interno dell’edificio che risale al Medioevo, gli esperti hanno riscontrato segnalazioni di variazioni di campi elettromagnetici ed Evp, ovvero riscontri vocali analizzati con sofisticate apparecchiature in grado di avvertire il passaggio di un topo a 200 metri di distanza.

“Abbiamo fatto un’indagine storica e abbiamo scoperto che un tempo nel castello era presente il pozzo con le lame destinato agli indesiderati, durante la guerra era sede di un comando nazista e nel sottotetto c’erano dei prigionieri” ha spiegato Gianluca Saccomano del Sirp e tra gli autori della trasmissione Mistero di Italia 1. La sensitiva Emanuela Mitraglia ha aggiunto che “le presenze spesso restano in un luogo in seguito ad eventi drammatici ma talvolta anche per proteggere gli abitanti. Il mio ruolo è quello di parlare con loro per capire il motivo della presenza in quel luogo anche quello di aiutare le persone a capire la situazione e a conviverci”.

fonte: http://www.liberta.it/2013/12/28/fantasmi-presenze-rilevate-nel-castello-di-saliceto-incontro-organizzato-da-spazio-tesla/

La custode degli spiriti, di Melissa Marr

In uscita il primo libro per adulti dell’autrice di Wicked Lovely

la-custode-degli-spiriti-marr-fazi-280x426La custode degli spiriti, di Melissa Marr, autrice americana nota per la serie urban fantasy YA Wicked Lovely (da poco aricchita da un nuovo volume, Desert Tales, novelization della serie in manga su Rika, ex Ragazza d’Inverno) è il libro che segna l’ingresso della scrittrice anche nel mondo della narrativa fantastica per adulti. Romanzo paranormale dalle atmosfere cupamente gotiche, valutato piuttosto bene da critica e pubblico oltroceano, La custode degli spiriti (Graveminder) racconta la storia di Rebekkah Barrow, una giovane donna che torna alla sua piccola città natale, Claysville, per partecipare al funerale della nonna. Arrivata, scoprirà di non potersene più andare perchè è la nuova custode degli spiriti. Sin dal 1712, a causa di un un errore di Abigail Barrow, che aprì le porte del regno dei morti, le donne Barrow sono destinate a occuparsi dei morti della città. Se non vengono compiuti alcuni riti questi tornano, affamati di sangue e carne (la nonna, che ha sbagliato a occuparsi di una morta, infatti, è stata uccisa).

In questo compito le donne Barrow sono da sempre affiancate dagli uomini Montgomery, che hanno funzione di becchini/undertaker e si occupano di proteggere loro e la città (che è molto particolare ed è popolata da persone che, grazie a un contratto mistico, sono estremamente longeve e in salute), riportando gli eventuali morti “fuoriusciti” al loro regno.

Capita che l’undertaker di Rebekkah sia Byron Montgomery e che tra loro il legame vada oltre il “professional-soprannaturale”, di cui, peraltro, all’inizio, sono all’oscuro e che li porterà a inoltrarsi in una realtà spaventosa…

 

Melissa Marr La custode degli spiriti, 2013 (Graveminder, 2011) Fazi € 9,90 In uscita domani, 21 novembre

fonte: http://www.booksblog.it/post/86531/la-custode-degli-spiriti-di-melissa-marr

Vampiri, fantasmi e satanisti

Infiniti gli incubi che allignano nel ferrarese, una delle contrade più misteriose d’Italia.

Il vampiro di Marozzo

Questa villa fu fatta costruire nel 1890 a Marozzo, in provincia di Ferrara, da Lucilla Adani, una nobildonna friulana che allora abitava ancora a Gemona (UD). Vedova e senza figli si trasferì nella nuova casa nel 1891 e una volta arrivata assunse subito alcune persone del luogo come domestici. Nel giro di poche settimane, però, tutti i servitori lasciarono la casa e il lavoro dicendo che lì capitavano “cose strane” infatti girava la voce che Lucilla Adani fosse una strega e che praticasse la magia nera. Nel frattempo nelle case situate nelle vicinanze della villa cominciarono ben presto a morire alcuni animali da cortile. Alcuni morivano di strane malattie, altri venivano trovati sgozzati e dissanguati, o semplicemente sparivano senza lasciare traccia. Inizialmente la causa di tutto fu attribuita a volpi infette da rabbia o altri predatori, ma quando cominciarono a sparire anche delle persone il terrore cominciò a dilagare e Lucilla Adani fu la prima ad essere incriminata. Qui la storia diventa confusa, infatti non è ben chiaro se la donna sia stata semplicemente allontanata dal paese o se sia stata linciata dalla gente inferocita. Ad ogni modo Lucilla scomparve definitivamente nel 1893, ma su di lei rimane ugualmente un alone di inquietante mistero in quanto molti sostengono di averla vista levitare a due metri da terra nei dintorni della villa. Qualche anno dopo la sua sparizione, il cortile della casa fu cinto da un filo spinato e davanti ad essa fu costruita una piccola chiesa. Ancora oggi però la gente continua a trovare animali morti e dissanguati intorno alla casa.

La casa senza finestre

Un sentiero cinto da cipressi ci conduce verso questa strana costruzione priva di finestre, alla periferia di Massafiscaglia. Un vecchio di passaggio racconta che l’origine di tutto è una tragedia del 1959. Allora vi abitavano due persone, fratello e sorella, il cui rapporto era molto ambiguo, forse incestuoso; fatto sta che una notte fra i due scoppiò una violenta lite (tutto il vicinato udì le grida), poi il mattino seguente il postino, trovata la porta d’ingresso aperta, vide i fratelli impiccati a una trave del soggiorno. Il fatto strano era che entrambi fossero impiccati alla stessa corda. La casa da allora è rimasta disabitata, ma c’è chi giura di udire ancora le loro orribili grida. Nel 1965, forse per “esorcizzare” questo fatto inquietante, le finestre furono murate.

Satana in magazzino

satanaQuesto edificio nel cantro di Cona, già da oltre trent’anni disabitato, era un tempo un magazzino. Fu teatro alla fine degli anni 70 di riti satanici: messe nere e strani rituali si susseguirono entro le sue mura tra il 1978 e il 1980, anno in cui capitò al tragedia che interruppe bruscamente ogni attività della setta. In alcuni periodi dell’anno, durante la notte, la gente che abitava nelle vicinanze udiva rumori indefinibili e voci di persone che intonavano strane cantilene, all’apparenza prive di senso. All’inizio nessuno ci fece caso, poi dopo qualche tempo qualcuno, forse disturbato dai rumori notturni, chiamò la polizia che, una volta arrivata sul luogo, non trovò nessuno ma osservò strane scritte sui muri, cenere ancora calda sul pavimento, un pollo sgozzato e diversi oggetti particolari disposti in cerchio al centro dell’edificio. Venne fata denuncia verso ignoti e la casa fu tenuta d’occhio. I mesi passarono e i rituali continuavano e le frequenti irruzione della polizia non portavano a nulla fino a quando, nel 1980, fu trovato morto al centro dello stabile un giovane Tunisino, sgozzato e con gli occhi cavati. Da quel giorno nessuno ha più sentito rumori o cantilene, e ancora oggi la polizia non è stata in grado di scoprire che fossero gli adepti di questa misteriosa setta.

Il fantasma del pozzo

Sicuramente i turisti che d’estate affollano il Lido delle Nazioni, rinomata meta balneare, non avranno mai notato questa casa che, come un fungo velenoso, sorge nella verde radura che costeggia la strada. Solo pochi anziani ricordano la storia di questa costruzione e del suo pozzo. Erano gli anni 50 e la villa era abitata da marito, moglie e dai loro figli. Una notte, la donna, per cause ignote, mentre tutti dormivano, uscì di casa e si avviò verso il pozzo gettandosi dentro per poi lasciarsi annegare. Questa tragedia sconvolse al vita dell’intera famiglia che, pochi mesi dopo, di trasferì altrove e la casa, da allora, è rimasta abbandonata. A distanza di anni dall’accaduto ci sono persone che affermano di vedere ancora quella donna, di vedere una figura luminosa uscire dalla casa e scivolare nel pozzo. Sembra che esista addirittura una foto, scattata da un turista negli anni 60, in cui, si vede galleggiare sopra il pozzo un corpo fluorescente.

Il lago dell’incubo

Questo piccolo bacino d’acqua (circa 15 – 20 metri di diametro), chiamato Gurgon, è situato a Caprile, un paesino in provincia, ed è considerato dagli anziani di questa zona come un luogo altamente sinistro. Come si sia formato è ancora oggi un mistero, ma sembra che sulla superficie che occupa adesso il lago, prima ci fosse una casa. In seguito il terreno, per cause ignote, è sprofondato trascinando con sé anche l’edificio e da qui è nata la voragine che ben presto si è riempita d’acqua. Un’altra disgrazia oscurò la fama del lago negli anni 50 quando due ragazzi mentre facevano il bagno con un gruppo di amici, morirono annegati. Forse per evitare altre tragedie si tentò di ricoprire il lago riempiendolo di terra, ma tutto si rivelò inutile: lo specchio d’acqua sembrava senza fondo. Si provò anche a svuotarlo con l’ausilio di potenti pompe idrauliche. Dopo un giorno intero di lavoro si riuscì quasi a vedere il fondo ma il mattino seguente il lago, fermate le pompe, si riempì di nuovo d’acqua. L’ipotesi più attendibile che possa spiegare le strane caratteristiche del Gurgon può essere l’esistenza di cavità sotto il lago, una sorta di area vuota piena di metano. Questo spiegherebbe l’instabilità del fondale. La fuoriuscita di bolle di gas dall’acqua potrebbe confermare questa teoria, anche perché l’intera zona è ricca di metano. Recentemente è stata misurata la profondità del lago: sembra che non superi i 14 metri e mezzo.

La suora bianca di Maria Regia

Maria Regia, situata a Loiano in provincia di Bologna, è un edificio ancora abitato che appartiene alla diocesi di Comacchio (Ferrara). Durante i mesi estivi ospita i ragazzi dei campi scuola dell’ ACR. Anche qui, come affermano numerose testimonianze, c’è un fantasma che vaga per le stanze dell’edificio: è quello di una suora che visse parecchia anni fa. Secondo la cronaca, quando la religiosa era ancora in vita, per qualche ragione misteriosa uscì di notte dalla casa per dirigersi verso il boschetto circostante; da quel giorno non tornò mai più. Lei è morta ma il suo spettro s’aggira ancora per Maria Regia: appare sotto le sembianze di una donna vestita di bianco, il suo sguardo è severo, quasi cattivo, e c’è chi dice che guardarla negli occhi la faccia infuriare e porti disgrazia.

Mini – castello stregato

Il castello del Verginese, presso Gambulaga, è un maniero di piccole dimensioni, 36 metri di lunghezza per 12 di altezza; fu costruito nel XV secolo e apparteneva, come tutta la provincia di Ferrara, agli Estensi. È ritenuto infestato fin dalla seconda guerra mondiale e pare che alcuni abitanti del luogo siano stati trucidati e seppelliti alle spalle del castello: i cumuli di terra sotto cui dovrebbero trovarsi i corpi sono ancora ben visibili. Gran parte della costruzione è stata ristrutturata a scopo artistico, e vi è stato anche annesso un ristorante. Sembra che un dipendente del locale abbia visto, una sera, una figura luminescente aggirarsi nei pressi dell’entrata principale. Gli esperti del paranormale, condotti sul posto, ritengono di “sentire” forti presenze, soprattutto in una delle dipendenze del castello non ancora ristrutturate. Lo stesso gestore del ristorante sarà lieto di raccontarvi tutti i particolari sui fantasmi della dimora.

L’ospedale maledetto

Questo edificio che si trova presso Aguscello era, prima che venisse abbandonato all’inizio degli anni 70, un ospedale psichiatrico infantile di proprietà della Croce Rossa Italiana. I motivi del suo decadimento sono sconosciuti, ma numerose sono le leggende che si narrano su questo posto. Oltre ad essere stato, per diversi anni, sede di messe nere e riti occulti., è stato ritenuto infestato dagli spettri. Infatti si narra che piccoli ospiti dell’istituto morirono tragicamente qualche anno prima della chiusura. La causa di questa morte prematura è ancor oggi un mistero: c’è chi dice che fu lo scoppio di un incendio a ucciderli, anche se questa ipotesi appare improbabile in quanto non risultano segni di bruciature o strutture carbonizzate. Altre parlano di un epidemia o addirittura che i piccoli furono vittime di un pazzo assassino. Fra le tante storie, una racconta che ci sia persino una fossa comune al centro dell’edificio. Fatto sta che durante la notte fra le rovine dell’ospedale si sentono ancora i pianti disperati dei bambini. All’ultimo piano, irraggiungibile in quanto la scala è crollata, vi sono ancora le impronte delle loro manine impresse nei muri.

Fuochi folli

Questa splendida villa che sorge presso Quartesana, durante il XIX secolo era sede di una lussuosa clinica per malati mentali di alto rango: solo i ricchi e i nobili si potevano permettere di ricoverare i propri partenti in questo “manicomio dorato”. Dopo circa 10 anni di fiorente attività, la clinica venne chiusa e l’edificio fu sgomberato e abbandonato per sempre; ufficialmente la causa di questa improvvisa chiusura era dovuta a problemi fiscali e debiti di vario tipo, ma ci sono altre voci che sostengono ben diverse motivazioni. Infatti, durante tutto il periodo in cui la clinica funzionò, si verificarono parecchi casi di suicidio sia tra i pazienti che tra il personale; inoltre si racconta che, dentro l’edificio e nell’enorme giardino circostante, capitarono altri fatti inquietanti, come rumori inspiegabili che provenivano dalla cantina, incendi improvvisi, fuochi fatui e “fenomeni luminosi” nei corridoi e tra gli alberi intorno alla casa. Ad ogni modo, la clinica fu chiusa e il cancello del giardino, ridotto ormai a un bosco di vegetazione impenetrabile, fu sbarrato per sempre.

La “Santeria” di Cuba:

qualcosa di più di una religione…..

A Cuba la “Santeria” è una dei misteri più affascinanti che unisce la variegata popolazione del caribe, composta da un crogiolo di razze e culture amalgamate da tempo in un popolo capace di sentire con forza la propria unità nazionale. Per capire a fondo la cultura cubana non è possibile prescindere dalla santeria e dai suoi rituali. È forse uno dei misteri più affascinanti che unisce la variegata popolazione del caribe, composta da un crogiolo di razze e culture amalgamate da tempo in un popolo capace di sentire con forza la propria unità nazionale. A Cuba è una bestemmia solo parlare di razzismo: creoli, bianchi, mulatti e negri convivono da sempre senza problemi e la santeria ha la sua parte di merito. È vero che l’intensità con la quale si pratica questa religione non è uniforme, infatti a Oriente (Santiago e Baracoa) la sua influenza è maggiore che a Occidente, così come nelle campagne la religiosità è più diffusa rispetto ai grandi centri urbani. Basta aggirarsi un po’ per i quartieri de

Cuba Caribbean FestivalL’Avana per rendersi conto che a Guanabocoa si praticano riti santeri in misura superiore rispetto ai quartieri centrali del Vedado e Miramar e che là dove la popolazione nera è in maggioranza la santeria ha una percentuale di pratica e diffusione notevole. E questo è abbastanza ovvio se solo si pensa alle origini di queste credenze. La santeria nasce nella Nigeria sud occidentale, la patria degli Yoruba, che in pieno XVII secolo furono deportati nel Nuovo Mondo come schiavi. Fu così che gli africani trasferirono a Cuba la loro pittoresca e variopinta mitologia che prese il nome di lucumì. Le divinità, chiamate orisha, ci ricordano molto da vicino gli dei dell’Olimpo greco, perché sono un coacervo di vizi e difetti umani. La stessa religione africana si diffuse nel resto dell’America centro – meridionale con diverse modificazioni. A puro titolo esemplificativo diremo che in Brasile dette vita al candomblé o macumba e ad Haiti al vudù. A Cuba il tratto fondamentale di quella che si chiamerà santeria è dato da una commistione e identificazione della mitologia lucumì con la iconolatria cattolica dei dominatori spagnoli. Gli schiavi africani si preoccuparono di occultare le loro pratiche magiche e religiose agli occhi degli spagnoli, che non sono stati mai un esempio di tolleranza. Fu così che gli orisha presero nomi dei santi cristiani e i riti magici yoruba andarono progressivamente a fondersi con le tradizioni della Chiesa cattolica. Ecco perché è appropriato parlare di sincretismo religioso a proposito della santeria, che oggi subisce pesantemente l’influenza del cattolicesimo. Quei santi che servivano inizialmente solo a mascherare la realtà di un culto che veniva dell’Africa, adesso sono una cosa sola e inscindibile con i rispettivi orisha. Al giorno di oggi non c’è santero che non si dica cattolico e che non sia battezzato. La necessità di un tempo si è trasformata in una religione nuova che non nasconde più niente a nessuno, ma è diventata un cattolicesimo sui generis, costretto a fare i conti con i riti venuti dall’Africa quattrocento anni fa. A Cuba la Chiesa non può che chiudere un occhio se vuole convertire e farsi accettare, perché qua non è possibile prescindere dalla tradizione. Ed è quello che sta facendo, come a suo tempo ha fatto il regime comunista, per impostazione culturale ostile a ogni culto religioso. La santeria è una religione terrena, un sistema magico – religioso dove ogni orisha si identifica con un aspetto della natura e trova il suo corrispettivo nella tradizione cattolica. Changò è Santa Barbara e governa il fuoco, il tuono e il fulmine, oltre a essere il simbolo del potere bruto, della passione e della virilità. Oshun viene raffigurata come Nostra Signora della Caridad del Cobre, la patrona di Cuba, e simboleggia le acque del fiume, oltre a essere riconosciuta come dea dell’amore, della fertilità e del matrimonio. Yemayà è associata a Nostra Signora di Regla, patrona de L’Avana e simbolicamente rappresenta il mare. A lei si rivolgono le donne in maternità per ricevere protezione. Elegguà si raffigura come Sant’ Antonio da Padova, ma per la tradizione santera è il bambino degli dei, imprevedibile e sconcertante. I suoi poteri sono enormi: apre tutte le strade e governa il destino, rendendo possibile ogni impresa. Obatalà è Nostra Signora della Misericordia ed è raffigurato come il creatore del genere umano. Oyà è Santa Teresa e simboleggia i venti, oltre a vigilare su cimiteri e fulmini. Oggùn si identifica con San Pietro ed è il patrono di tutti i metalli, proprio per questo protegge agricoltori, carpentiri, macella, chirurghi, meccanici e poliziotti e tutti coloro che lavorano con metalli o con armi metalliche. Abbiamo citato solo le divinità maggiori, per andare oltre non basterebbe lo spazio di un articolo, così come interessante sarebbe approfondire le leggende che si narrano attorno a ogni orisha. La mitologia che si è sviluppata nei secoli attorno alle singole figure non ha niente da invidiare quella classica di tradizione greco – romana. Gli orisha vengono propiziati con sacrifici, ma non sempre c’è bisogno di una vittima e di uno spargimento di sangue. Più frequentemente offrono frutti, fiori, candele o i cibi preferiti dagli orisha. Si ricorre a offerte più importanti solo se si devono risolvere problemi molto delicati e soprattutto si ricorre al sacrificio di sangue solo quando è a rischio la vita di una persona. Fissiamo un altro punto fermo dicendo che la santeria non è un culto o una pratica magica, come molti nel passato hanno tentato di liquidarla. I santeros sono soltanto la voce terrena degli orisha, così come i babalawos sono oracoli ancora più potenti, una sorta di sommi sacerdoti della santeria. Tutti parlano sempre per bocca dei santi e degli dei e tra loro è solo una questione di gerarchia e di potere. Il santero rispetta il babalawo e in caso di dubbio interpretativo chiederà sempre a lui una spiegazione esauriente. Il Dio supremo non manca a questa religione ed è chiamato Oloddumare, il creatore di tutti gli orisha, però l’elemento fondamentale resta il culto dei santi. La vita di ognuno di noi è governata da un orisha, una sorta di angelo custode che accompagna ogni azione dalla culla alla tomba e deve essere individuato prima possibile dall’interessato. La santeria si propaga e si diffonde per iniziazioni che a loro volta ne producono altre. Il neofita si dice che prende il santo e per un cero periodo (solitamente un anno) va in giro vestito di bianco, deve sottostare a certe proibizioni alimentari e, se si tratta di una donna, deve portare anche i capelli tagliati molto corti. Nel culto santero sono di fondamentale importanza gli spiriti dei morti, chiamati eggun, che vanno sempre onorati prima degli orisha. I defunti hanno bisogno di essere nutriti e per questo motivo in casa di un santero troverete sempre, nel bagno o dietro le porte, bacinelle di acqua, tazzine di caffè, bocconi di cibo, mazzi di fiori e candele votive. Ogni cerimonia rituale, detta rogacion de cabeza, si apre con l’invocazione e l’invocazione e l’offerta agli eggun e si svolge attorno alla boveda, un tavolino con sopra coppe per l’acqua e al centro una coppa più grande consacrata alla giuda spirituale del santero. Sulla boveda i santeri depongono fiori, sigari, rum, alcol aromatico (acqua di florida), dolci, cibo e caffè. A volte anche una rosa rossa e un crocifisso. La messa spirituale è una seduta pubblica in cui i partecipanti siedono intorno a un tavolo speso tenendosi per mano. Le cerimonie si svolgono dopo il tramonto e prima di iniziare ci si deve purificare con l’acqua di florida. Il santero parla con una lingua a metà tra l’africano e lo spagnolo, incomprensibile per chi non è iniziato. Invoca i morti con un bastone detto palo e prende le sembianze degli eggun che incontra nella stanza liberi di parlare e agire. La cerimonia è arricchita da preghiere in tutto e per tutto identiche a quelle che si recitano in una comune chiesa cattolica e si fanno anche offerte propiziatrici. Se c’è bisogno di divinare il futuro o di dare risposta a domande poste dai fedeli si ricorre a noci di cocco e a conchiglie, che vengono lanciate in aria e il loro modo di disporsi al suolo viene interpretato come segno di una ben precisa volontà. Concludiamo dicendo che non si può conoscere la santeria e apprezzarla in tutto il suo apparato tradizionale se non ci si cala nella mentalità cubana. La santeria non è solo una religione, ma uno stile di vita, un modo per conoscere il mondo circostante. È una religione fatta di elementi naturali, di mare, di fuoco, vento, sole e fulmine. Il mondo è un insieme di spiriti nell’incontro tra cattolicesimo e credenze africane. Il santero è un personaggio al quale si ricorre frequentemente per dare una soluzione ai problemi del quotidiano. È un guaritore e un divinatore del futuro, un oracolo e un preparatore di amuleti. Si va da lui con la stessa facilità con cui ci si reca da un medico e spesso lo si consulta quando la medicina tradizionale non ci dà speranza. La santeria è una religione piena di vita, cosi come piena di vita è la gente di Cuba, accompagna l’esistenza quotidiana senza obbligare i praticanti a rituali pesanti, inaccettabili per la mentalità locale. Non riesco ad immaginare un cubano intento a recitare preghiere buddiste ogni giorno alle stesse ore e mi è difficile anche vederlo in una chiesa cattolica tradizionale a sgranare il rosario. La santeria invece ben si attaglia alla mentalità del posto, perché è una religione fatta di riti che danno un posto importante a tabacco e rum. E poi talvolta anche una sbronza memorabile o una frenetica danza in compagnia di una bella ragazza può far parte del rituale evocativo. A Cuba possiamo assistere a spettacoli di danze affascinanti ispirate alla vita degli orisha.