Denuncia di una residente, partono i rilievi fonometrici
Il mistero degli “spettri” al liceo “Teresa Ciceri”. Con tanto di “ghostbuster” pronti a entrare in azione. Accade a Como, anche se – ovviamente – non nei termini volutamente ironici appena utilizzati. La questione, comunque, è piuttosto seria, almeno secondo una residente del centro storico che – esasperata – si è rivolta dapprima all’amministrazione provinciale e quindi, indirettamente, all’Agenzia regionale per la protezione dell’ambiente, per mettere fine alle sue notti tormentate da rumori di ogni sorta. Un baccano costante – secondo la versione della donna – e soprattutto continuo, di notte e di giorno. Nei giorni feriali e nei giorni festivi. Evento già curioso in sé, ma che nel caso specifico diventa ancora più bizzarro se si pensa che – a detta della residente che si è rivolta a Villa Saporiti – i rumori verrebbero tutti dai locali del liceo “Teresa Ciceri”, in via Carducci. Da qui, ecco che la Provincia (sotto la cui gestione è la scuola) in base alla segnalata «presenza di rumori durante l’arco della giornata, notte compresa, sia nei giorni feriali che festivi» ha chiesto all’Arpa alcuni «rilievi strumentali nell’istituto», impegnando 1.100 euro per la copertura delle spese.
Il problema e le lamentele della residente sono noti al preside del “Teresa Ciceri”, Nicola D’Antonio. Il quale, però, ammette candidamente di non capacitarsi della situazione e di non avere una spiegazione plausibile al momento.
«Sono informato delle lamentele di una residente – afferma il dirigente scolastico – e mi spiace davvero che esista questo disturbo e possa in qualche modo essere attribuito al nostro istituto. Siamo stati contattati dalla Provincia e ci siamo resi disponibili anche a svolgere dei sopralluoghi. Io stesso, per cercare di capire se davvero i rumori provenissero dai nostri locali, mi sono recato in palestra e nei locali spogliatoi intorno alle 20.30, ma francamente non ho mai percepito nulla di anomalo».
Insomma, mentre la vicina avverte rumori costanti a ogni ora, dall’interno del liceo nessuno ha notato alcunché.
«Qualche tempo fa – ricorda ancora il preside – una macchina per la distribuzione dell’acqua è stata spostata in un’altra ala, perché effettivamente produceva alcuni suoni potenzialmente fastidiosi. Ma ora davvero non riesco a pensare a nulla che possa infastidire la signora, soprattutto di notte e nei giorni festivi, quando l’attività del liceo è ferma». Inevitabile, chiudere con un pizzico di ironia.
«Speriamo che i controlli dell’Arpa possano escludere una nostra responsabilità o almeno accertare l’origine del problema – chiude il preside – Altrimenti dovrei pensare ai fantasmi…».